l vetrocamera assume un ruolo fondamentale su una finestra di qualità, in quanto rappresenta circa il 70% della superficie del manufatto. Negli ultimi anni, grazie a nuove tecnologie di produzione, le prestazioni del vetrocamera hanno potuto compiere enormi progressi. Queste tecnologie si basano su di un trattamento speciale della superficie del vetro detto Coating (vedi immagine a lato), utile sia per ridurre l’emissività, ma anche per controllare l’apporto solare e luminoso.
In funzione delle prestazioni e delle caretteristiche questi vetri possono
essere classificati in:
Il Coating Basso Emissivo è costituito da microscopici strati di metalli nobili depositati sul vetro mediante un procedimento di polverizzazione catodica sotto vuoto spinto. Questi depositi influenzano solo minimamente la trasmissione luminosa e l’aspetto estetico riducendo invece drasticamente la trasmittanza termica, cioè la fuoriuscita di calore dall’interno verso l’esterno.
Un vetrocamera di questo tipo, aumentando l’isolamento fino al 60% in più di una vetrata isolante normale, consente di ridurre notevolmente la perdita di calore verso l’esterno, ottenendo una diminuzione dei costi di riscaldamento e un minor inquinamento dell’atmosfera.
La principale controindicazione di questa tecnologia è l’irraggiamento solare per vetrate di grandi dimensioni o con esposizione sfavorevole, infatti se di inverno il vantaggio è ovviamente positivo, durante la stagione estiva il problema del raffrescamento dell’edificio potrebbe essere un problema.
Per ovviare al problema sopra esposto esiste la tecnologia Coating Selettivo – Basso Emissivo.
Un vetrocamera con Coating Selettivo – Basso Emissivo racchiude nello stesso coating le caratteristiche dei vetri antisolari/riflettenti e Coating Basso Emissivo. A differenza dei vetri antisolari permettono un maggior passaggio del flusso luminoso a fronte di un sempre limitato apporto energetico della radiazione solare: pertanto vengono comunemente chiamati vetri Selettivi.
Rispetto ai vetri basso-emissivi hanno emissività eguali se non più basse e, di conseguenza, hanno ottimi valori di isolamento termico.
Un vetrocamera di questo tipo, per vetrate di grandi dimensioni o con esposizione sfavorevole (in assenza di sistemi di protezione solare), pertanto assicura una notevole riduzione dell’energia solare che penetra nei locali con una conseguente minor temperatura interna dell’edificio.
Ulteriore passo in avanti nelle prestazioni dei vetrocamera è stata l’introduzione, da parte dei produttori, del distanziatore “warm edge” (bordo caldo), ossia l’utilizzo di un materiale più isolante rispetto al classico alluminio. Tale accorgimento consente di abbassare notevolmente la trasmittanza termica perimetrale, riducendo l’effetto condensa.
Oltre che per l’aspetto termico il vetrocamera è di rilevante importanza anche sotto altri spetti come:
Per aumentare la sicurezza è possibile utilizzare un vetrocamera stratificato con diversi spessori e con pellicola in diversi strati. Con il plastico PVB 0.38 si rispetta la norma UNI 7697:2002 che prevede l’obbligo di montare vetri antinfortunistici sotto il metro dal piano di calpestio e in tutti quei casi dove occorre rispettare i criteri di sicurezza previsti dalla norma.
Utilizzando plastici e vetri di spessori maggiori si possono ottenere vetrate antivandalismo, anticrimine o antiproiettile.
Adatto a vetrate isolanti-multifunzionali.
Un vetrocamera stratificato con una pellicola acustica e con un Coating Basso Emissivo garantisce un notevole abbattimento del rumore e viene impiegato nelle grandi città, nelle strade ad alta concentrazione di traffico o in qualsiasi luogo ove necessario un abbattimento acustico superiore alla norma.
Questa tipologia di vetro si presta facilmente alla plurifunzionalità, svolge funzioni di sicurezza o antinfortunistica essendo già uno stratificato si combina facilmente con altri vetri ottenendo migliori fattori termici o un maggior controllo solare, quindi un vetro adatto al svariate esigenze.
